Si mescola a
natura contaminata
Quelle
inferriate poste successivamente
Un pugno
all'occhio alla finestra fatiscente
I braccialetti
di filo spinato
Le collanine di
terra e selciato
E rotolarsi amarsi
con le ossa
Lussarsi spalle
e scapole in una sola mossa
D'altronde quel
cancello arrugginito
Ha miagolato più
del letto
E delle assi del
soffitto
Il latte in
bocca e il sangue alle ginocchia
Ci amiamo ancora
come quella volta?
Entrambi bambini
curiosi feriti ma mai impauriti
Soltanto decisi
ad aver tutto quel che gli tocca
Non togliermi le
mani dalla bocca
(Continua...)
[Stefano Decandia]