domenica 15 dicembre 2013

Ci trovarono abbracciati

Alberi
Nuvole
Era così grigio che io e te
Ci guardammo
Spaventati
Ci trovarono abbracciati

Lunedì
Ciao papà
Esco con l'amico mio fidato
Mi sorridi
Come sempre
Ma ti trovo preoccupato

Ci trovarono abbracciati

(Continua...)

[Stefano Decandia]

venerdì 13 dicembre 2013

Denti marci

Con i miei denti marci
Ti morsico le ali
Mi resta qualche piuma in bocca
Ogni stella ha chi la tocca

Prepara il vestito di ferro
E un tubo lungo così
Mi sento d'allontanarmi
Mi sembra di non esser mai stato qui

Mi lancio fra meteo-drammi
E carcasse superstiti

Paure non ho
Rimpianti non ho
La luce è il mio mostro
Il buio è rétro

(Continua...)

[Stefano Decandia]

giovedì 14 novembre 2013

Soffro d'insomma

Se la vita va a dormire
Resto un po’ qui
A fantasticare
Poi spengo io

Se la vita fa dormire
Soffro d'insomma
Accuso Ansia

Sto sveglio
All'erta
Distante
Da te
Che sei sotto coperta

(Continua...)

[Stefano Decandia]

domenica 10 novembre 2013

L’ultima volta

L’ultima volta
Che mi son fidato di un amico
Son finito in ospedale
Ma non glielo dico

L’ultima volta
Che mi sono preso cura di te
Tu non ti sei curata
Di farlo con me

Tu hai preso uno spavento
Io troppo vento
E di concerto
Futile ogni commento

È certo che non mi hai mai visto sgomento
Ormai l'ho inciso sul petto:
«Noi non stiamo dormendo!»

Stiriamo i nervi
Mostriamo i denti
Tiriamo avanti

A stento lamenti mancanze
Distanze, assenze, speranze

Aspiro a una vita normale
Ognuno aspira a ciò che non ha

Aspettativa di vita
Piroetta, aspetta che si avvita

Comincio a sudare
Respiro pesante
E fingo di dormire
Girato dall'altra parte

(Continua...)

[Stefano Decandia]

giovedì 7 novembre 2013

A volte il mondo vibra

A volte il mondo vibra
E ti sembra di vibrare con lui
Ti vuole dentro come una formica

A volta t'agiti per poca cosa
Spalancando tutti i lembi della ferita

L’ennesimo autoscatto
Invidio il tuo specchio
E gli auguro sette anni di sfiga

Tu schiacci con l'indice
Io sono tuo complice
E vorrei avere la tua lingua fra le dita

(Continua...)

[Stefano Decandia]

martedì 29 ottobre 2013

Gallo di notte

Povero gallo
Il tuo canto incompreso
Disturba nella notte
Chi dal letto non è sceso

Volevan lavorassi di mattina
Ma a te, quando la notte s'avvicina
Ti viene lì per lì la tremarella
E se non canti un po'
Per te la notte non è bella

(Continua...)

[Stefano Decandia]


Immagine: Gallo solitario - Fatom

domenica 20 ottobre 2013

Il collezionista (D’arte antica)

Ti muovi da collezionista
D'arte antica
Raccogli i pezzi
Li esponi in una teca
Ma son talmente tanti
Non ci stanno
Si scavano un anfratto
Nel profondo

Son tutti in fila
Di un ordine primario
Ognuno col suo libro
Il suo segreto
Messaggio autentico di vita
Sepolto nell’immaginario
Erigeranno strade
Dal profondo

(Continua...)

[Stefano Decandia]

venerdì 18 ottobre 2013

Al telefono per ore

Ti sta venendo il vizio
T'ho scamminata io
Almeno delle mani
Non puoi più farne a meno

Di notte non m'ami
Al telefono per ore
Ti prendo a noleggio
Ti riporterò domani

È inutile che tieni
Il seno fra le mani
Se solo me lo mostri
E non lo dài

È inutile che mordi
Le mie labbra come i cani
Se poi il mio sangue
Ti fa vomitare
Come mai

(Continua...)

[Stefano Decandia]

mercoledì 16 ottobre 2013

Il suicida quieto (Suicidio al lago)

L’uomo che non vedo in faccia
Inquadratura tagliata
Cammina all’indietro sul pontile
Lasciando orme nere
Sulle assi di legno
Come d’inchiostro denso e abbondante
Fino a lasciarsi cadere nel lago
Fine dell’esistenza

Io non c'ero
A meno che non fossi quell'uomo

Un suicidio sereno
La cosa giusta da fare
Come rinascita
Che lascia il segno
Incedere lento
Sicuro, elegante
Determinazione e quiete

(Continua...)

[Stefano Decandia]

martedì 8 ottobre 2013

Le linee delle mani

Quando credevi che l'amicizia fosse tutto
E avevi illuso il mondo che il tuo spirito
Una volta uscito dal tuo corpo
Avrebbe abbandonato questo
Per qualcosa di meglio

Più amore, più puro
Meno passato e più futuro

Se poi onestà avesse preso il sopravvento
E intimità si fosse fatta spazio fra le rughe
Sarebbe finalmente rimasto il resto

Gli avanzi, i rimpianti
Le linee delle mani

(Continua...)

[Stefano Decandia]

domenica 6 ottobre 2013

La donnina porno

Della donnina porno
Che mi fa compagnia
La faccia non si vede
Però è meglio così

Adesso del suo corpo
Sono una parodia
La mano non si vede
Immaginala tu

L'odore ancor si sente
Sarà passato un attimo
Lasciatemi riprendere
Che riprendiamo subito

Filmiamo il tutto
Oscura il viso
Apri le cosce
Chiudi gli occhi
Così sento la speranza
Che ti tocchi

Manda fuori, vita
Lingua, seno, dita

(Continua...)

[Stefano Decandia]


Immagine: Femme au corsage vert - Egon Schiele

venerdì 4 ottobre 2013

Via dei Sani N° 1

Senza soffitto
Posso star dritto
Senza cucina
Mangio in cantina
Non c’è neppure il pavimento
E ci risparmio il patimento
Non c’è nemmeno l’ombra del letto
E ci consumo il delitto perfetto
E se volessi pisciarci dentro
È desiderio o godimento?
Ma è disgustosa come nessuno
In via dei Sani numero uno

(Continua...)

[Stefano Decandia]


mercoledì 2 ottobre 2013

Amore chiama vino

Sei sinuosa
Come bottiglia di vino
Presa dalla cantina
Labbra di ragazzina
Su uomini mandarino
Se l'argomento è vino
Sono mela cotogna
Alcol di cui mi cibo
Stappami questo vino
Sapore canterino
Baciami sulla buccia
Amore chiama vino

(Continua...)

[Stefano Decandia]

martedì 1 ottobre 2013

Caravaggio (Il taglio delle vene)

Io sto inseguendo un sogno
E ha la morte tatuata su un braccio
Un poker di teschi sul cuore
Ogni goccia uno schizzo di Caravaggio
Che si taglia le vene da pazzo

Ogni taglio è impreciso
Bisturi arrugginito
Figlio di un chirurgo indeciso

Le sezioni sul viso
Disegnate da un cieco
Dal talento esiguo e mancino

La ferraglia che guarnisce le ossa
E ti rende un robot decorativo
Sta ossidando al contatto
Con l'anima inutile
Che hai perso al gioco del mimo

Per non parlare del tuo sorriso
Una piazza d'olio sul cammino

Mentre quindici uomini su cassa da morto
S’ingroppano un altro bambino

(Continua...)

[Stefano Decandia]


Immagine: Davide con la testa di Golia - Caravaggio

sabato 28 settembre 2013

Congratulazioni

Fa’ come credi
Fa’ come dicono
Fa’ tutto ciò che mi sembra ridicolo
Avrai ragione sulla mia condizione d'aggressore
Sarà la tua posizione

Fammi alzare la voce
Intrecciare le mani
Sto rischiando un infarto
Incrociamo le dita e quant'altro
E speriamo che domani riposiamo

Non mi fai mai dormire
Mi dici la notte
E all'alba ripeti le stesse note

Sarebbe normale scappare
Toglitelo dalla bocca prima di andare

Ti è stato dato un dito
Hai preferito un arto
E poi un altro

Non avrai quel che vuoi
Se vuoi quel che non hai

Vuoi andare via ora?
Va bene, ma perché proprio ora?

Potrei stare qui a muovermi
Tu sembri ferma da un'ora

(Continua...)

[Stefano Decandia]

La fattura

Sei la mia fobia specifica
Mi sento tutto un brivido
Lama attraversa l'animo
Taglia i ritagli di tempo
Io ti sto evitando
Per stare con te

Trita l'attrito esaurito
Io faccio di tutto
Per stare con te

E stasera mi butto
Mi lancio dallo sgabello
Con un nodo al collo
Equilibrio precario
Che rende sommario
Lo stare con te

Amore monofobico
Amore a senso unico
Amore a mano
Come le bombe
Amor minato Mal combinato

C’è chi ti acquista Chi ti conquista
Insomma rilasci fattura fiscale
O esoterica magica nera
Quella è per me

(Continua...)

[Stefano Decandia]

sabato 21 settembre 2013

Il doppio legame di Narciso

1.1
Narciso avea un mantello
E nodo intorno al collo
Vagava pe’ la riva
1.2
Narciso avea un mantello
E nodo intorno al collo
Volava pe’ la riva
2.1
Narciso avea un martello
Ma lo scagliò in ammollo
Così restando a galla
E prossimo alla riva
2.2
Narciso avea un martello
Ma lo scagliò nell’acqua
Così restando a mollo
Ma prossimo alla riva
3.1
Narciso avea un coltello
E posto intorno al collo
Pensava alla deriva
Pensava: “Quando arriva?”
3.2
Narciso col coltello
Recise le sue carni
E visto tutto il sangue
Pensava: “Che rovina!”
4.1
Narciso pe’ capello
Che lo fece impazzire
Aveva Belzebù
Aveva in mente uno stornello
Che non cambiava più
4.2
Narciso pe’ capello
Che lo fece impazzire
Aveva Belzebù
Aveva in mente uno stornello
Che non cantava più

(Continua...)

[Stefano Decandia]


Immagine: Metamorfosi di Narciso - Salvador Dalí

mercoledì 18 settembre 2013

Del silenzio

Sciacquatevi la bocca
Voi che del silenzio
Vi fate paladini
Quando questo non vi tocca

Smettete di riempirvi
La testa di parole
Se poi le denigrate
Fino a rincoglionirvi

Chiudete gli occhi
Chiudete i libri e state zitti
In silenzio
Così come descritti

Chiudete palpebre e finestre
Libri sotto il cuscino
Datevi al vino non canterino
Dentro il mutismo che vorreste

Perdete il sonno.
Primo vento d’autunno
Portali via con te

Spiegagli che il tuo suono
Tutto è fuorché silenzio

Tendigli il tuo rumore
Gridalo forte al cielo
Digli che non è vero
Vivere nel silenzio

(Continua...)

[Stefano Decandia]

domenica 8 settembre 2013

Tutto mi parla di lei

Tra amici:

- Tutto mi parla di lei.
- Butta via tutto e goditi il silenzio.


[Stefano Decandia]

venerdì 30 agosto 2013

L'insetto

Credevo io d'amarti come un insetto
Ché tutto il bosco era mondo per noi
Insetto senza occhi
Per guardare rose, foglie
Evitando ogni goccia di pioggia

Ricordi il caldo sotto la quercia?
Ecco, quello era avere forza
Ora, il dolore mi blocca
La ragione mi spinge
Il cuore mi scoppia

Credevo io d'amarti come un insetto
Abbracciarti, stringerti
Con tutte le mie coppie di zampe
Tra un paio e l’altro, spazi immensi
Da cui scivolare
Da cui evadere

Mai ti potrò incatenare
Un insetto non è un carceriere
Un insetto non è una prigione
Anche senz’ali sogna di volare

Forse un insetto no
Non può mirare a un fiore

Credevo io d'amarti come un insetto
Ma le mie antenne forse
Forse si son sbagliate
Forse erano scottate
Dal sole che di notte
Pur senza il Suo permesso
Osava farsi vivo

[Stefano Decandia]

giovedì 13 giugno 2013

Le luci

Non devo e non posso mostrarti la luce. La tua luce.
Non devo e non posso nemmeno indicarti la scintilla che accenderà quella luce. La tua luce.
Posso solo dirti che io credo di vedere la luce, la mia luce, seppure in lontananza; e che io credo di aver intravisto alcune scintille che potrebbero accendere quella luce. La mia luce. 

(Continua...)

[Stefano Decandia]

venerdì 31 maggio 2013

Gesù incarnato

Gesù incarnato
La carne ha divorato
Nato a Betlemme
Ubriaco perenne
Flagellato
Innamorato dell'uomo sbagliato
Coronato di spine
Amante dell'eroine
Salito al calvario
Disceso al contrario
Crocifisso
Sì, ma col posto fisso
Risorto
Un futuro da morto
Egemonia
Sui profeti con il fiato corto

Liberaci o messia
Dalla tua tirannia

(Continua...)

[Stefano Decandia]



 Immagine:  Martin Kippenberger

mercoledì 29 maggio 2013

Amarsi è specchiarsi

Amarsi è specchiarsi nell'altro, fino a diventare l'altro. Ed è per questo che perdere l'altro è il dolore più grande: perché si perde sé stessi.

[Stefano Decandia]


Immagine: Narciso - Caravaggio

venerdì 24 maggio 2013

Carne da galera

Frana un mondo in rovina
Attutito dal pianto di una bambina
Che avrà trent'anni ma non indovina
Cosa avverrà prima che succeda

La moglie ammutolita
Scoprì che il lupo abitava in cantina
Prendeva il vino per feste in piscina
E si placava con carne bovina

Quando l'occasione si fece vicina
Afferrò con la bocca la povera ingenua
Il sangue colava
Il pelo cresceva
L’arrivo furtivo le salvò la vita

– Mamma! – la bimba gridava
Le cadde la pensione con cui campava
E visto lo sguardo della megera
Si tramutò nell'uomo il qual era
Carne da galera

(Continua...)

[Stefano Decandia]

mercoledì 15 maggio 2013

La conversazione # 1

Non potrai mai comprendere a fondo cosa sto dicendo – cosa voglio dire e cosa riesco a dire – e cosa sto comunicando – cosa voglio comunicare e cosa riesco a comunicare – se perdi le sfumature della mia voce; gli impercettibili movimenti delle mie palpebre; i gesti inconsci di ogni singolo centimetro del mio corpo. Come puoi pretendere di comprendermi, guardandomi di sbieco, da una fessura o pensando ad altro. Come puoi pretendere che io mi spieghi, che sfami la tua impazienza di arrivare al fine e alla fine. E come potrei ascoltarti quando manca l’audio. Riconosco quei caratteri standard senz’anima, svuotàti e privi di ogni sbavatura. Come potrei ascoltarti, se devo risponderti a tono, se no sparisco o non sono in linea. Se devo leggerti ma non le labbra.

(Continua…)

[Stefano Decandia]

domenica 12 maggio 2013

Il misero bambino

Un misero bambino
Che non contava niente
Decise un giorno, di contar la gente

Il misero bambino
Contando col ditone
Recise un fior, lasciando le persone

Così contando i petali e le foglie
Del fiore non restaron che le spoglie

[Stefano Decandia]


Immagine: Edward Gorey

mercoledì 8 maggio 2013

Il chiodo

Il mio cuore affaticato
Porta un peso
Che le mie braccia stanche
Non sanno accompagnare

Lo rende noto un battito affrettato
Un’ombra
Come ormai la chiamo

Lacrime non stillano nemmeno
Tanto è arido il foro
In cui s'è insinuato il chiodo

Gli orli di quel foro
Incrostati di veleno

Viverlo di nuovo
Infuocare il chiodo
Trafiggermi lo sterno

(Continua...)

[Stefano Decandia]

giovedì 2 maggio 2013

Solo per ricordarmelo

Io. Ricalcando le vertebre
Della tua schiena nuda
Farei talmente piano
Che ci vorrebbe un anno
E le mie dita scheletriche
Chissà che scosse avrebbero
Mi taglierei la mano
Solo per ricordarmelo

Io. Assaporando le tenebre
Della tua pancia asciutta
Farei talmente forte
Che ci vorrebbe un tappo
E le mie labbra livide
Chissà che scosse avrebbero
Mi spillerei la bocca
Solo per ricordarmelo

Ottimo il fildiferro
Per ricucirsi i pezzi
Ghiotto lo starti addosso
Squisito frutto fresco

(Continua...)

[Stefano Decandia]


Immagine: Egon Schiele

lunedì 29 aprile 2013

Il chicco di mais

C'era un chicco di mais
Che sognava di diventare un pop corn
Ma non valutava che per cambiare
Un bel po' si doveva scottare
Mentre pensava alla sua folta chioma bianca fluente
Bruciava nell'olio bollente
Di lui non rimase che niente

[Stefano Decandia]

domenica 28 aprile 2013

La serranda

Dormo tutta la notte
Con la serranda alzata
E appena mi sveglio la abbasso

Ché non ho voglia di vivere oggi
Non ce la faccio
Noi non siamo felici
Siamo di passaggio

Siamo di corsa
E a me fa male un polpaccio

(Continua...)

[Stefano Decandia]

martedì 23 aprile 2013

Immerso

Se fossi emergente
Avrei sì i piedi sott’acqua
Ma la testa fuori

Invece sono immerso
I piedi piantati nella sabbia
E gli occhi chiusi
Ché li brucia il sale dell’acqua

Afferro le caviglie per estrarle
Come denti da una bocca
Che non devo più sfamare

Le stringo
Le potrei spezzare
Mi mancano le forze
Ché non so nuotare

(Continua...)

[Stefano Decandia]

lunedì 22 aprile 2013

Il bimbo iperattivo

Il bimbo iperattivo
Non è così cattivo
Attira l’attenzione
Senza concentrazione
Si muove un po’ d’impulso
Ogni suo gesto è insulso
Vorrebbe metter fuoco
Al suo compar di gioco

Il bimbo iperattivo
È certo più aggressivo
Da pessimo studente
È spesso inconcludente
Ma mica è uno sbandato
È solo un po’ sbadato
Ingurgita un presidio
Che lo porterà al suicidio

(Continua...)

[Stefano Decandia]


Immagine: Edward Gorey

domenica 21 aprile 2013

Amore che fa male al cuore

Amore che fa male al cuore
Che si nasconde sotto il letto
Mentre un'amicizia muore
Che tu sia maledetto
Se quel bacio non era sincero
Che tutto bruci ora
Se non era vero

(Continua...)

[Stefano Decandia]


Immagine: Roland Topor

martedì 16 aprile 2013

Barattolo d’olive

Barattolo d’olive
Ne son rimaste poche sul fondo
Batto con la mano e ne acchiappo due
Una la metto in bocca a lei, con tutte le dita
L’altra la mangio io

Ora sul fondo ci son solo due olive
Ma c'è sempre l'acqua, che non deve cadere

Sto per ripetere lo stesso gesto
Ma lei mi dice: «Da’ qua!»
Beve in un istante l'acqua dal barattolo, lo svuota
Prende le olive
Ne imbocca una per ciascuno
– Che dita saporite, salate –
Si asciuga la mano sulla mia barba
E sputa l'acqua nel barattolo

(Continua...)

[Stefano Decandia]


Immagine: Barattolo d’olive - inigammi

martedì 9 aprile 2013

Che fanno gli uomini?

L’umano contemporaneo resta in casa a pettinarsi tutto il giorno.

Gli altri... si tagliano i capelli con schegge di pietra e preparano acconciature con rametti di legno e frammenti d’ossa.

I vecchi stanno seduti in cerchio, il centro è un calderone, le rughe ruotano in orbita di pelle morta.

Le donne hanno il viso coperto ma il seno è scoperto.
La pancia è dipinta di verde, ma non verde petrolio, né verde militare. Solo verde.
Le gambe son forti e robuste, più delle braccia.
Le piante dei piedi son come di roccia.

I bambini sono assordanti, volatili ma ordinati.
I bambini non sono né maschi né femmine: sono solo bambini.
I bambini distraggono i vecchi.

I vecchi sorridono ai bambini.
Anche i vecchi son solo vecchi.

Le donne son tutte dipinte.

Che fanno gli uomini?

L’umano contemporaneo perde tempo a rimirarsi allo specchio.

Gli altri... infrangono il viso sui cerchi nel lago, spaventano i pesci, non mangiano i pesci.

I vecchi raccolgono frutta polposa, dolce, non danno importanza agli agrumi, ai frutti acidi.
I limoni son doni o semplici decorazioni.

Le donne – ora a volto scoperto – portano i capelli corti: ché nessuna ciocca ne arresti lo sguardo.
La pelle è bruciata dal sole, tranne che in faccia.
Le unghie son solide – anche quelle dei piedi – e dalla tinta uniforme.

I bambini son calmi: bisbigliano versi all’orecchio l’un l’altro; uno di loro ha ottenuto qualcosa da un vecchio, un piccolo oggetto, forse di ferro.

Le donne mostrano il sorriso ai bambini.
I bambini sorridono.
I vecchi sorridono.
Tutti sorridono.

Che fanno gli uomini?

(Continua…)

[Stefano Decandia]

lunedì 8 aprile 2013

Ti dovrei ascoltare

Non ti dico tutto
Perché non riesco
Non faccio in tempo a digitare
Non faccio in tempo a scrivere
Tu sei lì che aspetti
E non aspetti lettere

Per dirti tutto
Ti dovrei parlare
Ti direi il possibile
Ti dovrei ascoltare

Ti vorrei ascoltare

(Continua...)

[Stefano Decandia]

sabato 6 aprile 2013

mercoledì 3 aprile 2013

Essere sé stessi

A volte essere sé stessi comporta diventare qualcun altro. Altre volte diventare sé stessi comporta essere qualcun altro. Diventare qualcuno comporta sempre essere sé stessi.

[Stefano Decandia]


martedì 2 aprile 2013

A modo mio

Racconta sofferente allo psichiatra
Citando una canzone di Sinatra
– Dottore voglio fare “A modo mio
Perché da quando non mi sento Dio
Non c’è nessuno più che m’idolatra –

Risponde lo psichiatra prontamente
Calmando con la voce il suo paziente
– Sarai apprezzato per i tuoi progressi
Che sono forte centro d’interessi
Per chi si crede meno deficiente –

(Continua…)

[Stefano Decandia]


Immagine: I veri pazzi sono fuori - Bruno Caruso

lunedì 1 aprile 2013

Amoremandarino

Foglie di mandarino
Foglie di mandarino
Foglie di mandarino
Ho voglie di mandarino
Felice tu
Felice io
Mandarino

Ho un mandarino nel cuore
Per te che hai fame di mandarino
Sbucciati mandarino
Buccia di mandarino
Spogliati mandarino
Spoglie di mandarino
Mandami
Mandarino

[Stefano Decandia]


Immagine: Foglie di mandarino - inigammi

 

Video: Amoremandarino - Special-Ste

Il tempo per sé

Fece carriera
Arrivò in alto
Ma perse tempo
Il tempo per sé

(Lei)
Aveva un uomo
E quattro figli
Lontana da tutto il resto
Disse: «Tieni il resto per te»

(Lui)
Le gambe lunghe
Le mani scarne
Rimase in contemplazione
Ma non di sé

(Lei)
Non disse niente
Non dissentì mai
Non ti senti male?
Ha l'anima l'animale?
«È sofferente» rispose sempre
Andando avanti
Ma perse tempo
Il tempo per sé

Pensò che il tempo
Non esistesse
E allora perse il tempo
Il tempo per sé

(Continua...)

[Stefano Decandia]


Immagine: Il pensatore - Auguste Rodin

sabato 30 marzo 2013

Cosa aspettarci dai nostri figli

Cosa aspettarci dai nostri figli? Che abbiano le proprie idee, diverse dalle nostre, e che le esprimano, che le difendano e ci contraddicano sempre.

[Stefano Decandia]

Temo quello che penso di me

Temo più quello che io penso di me stesso che quello che pensano gli altri di me. Ma la verità, e solo la verità, fa luce su tutto e anche sul lato oscuro.

[Stefano Decandia]

Pluralità

L'indirizzo è la pluralità.
La regola: nessun elemento può avere come principio la demolizione di un altro elemento.

«La mia libertà finisce dove inizia la tua.»

[Stefano Decandia]

Il conflitto tra me e te

Il conflitto emerse tra me, te e le terre emerse.

[Stefano Decandia]

Se vuoi conoscere una persona

Se vuoi conoscere realmente una persona, prova a contraddirla.

[Stefano Decandia]

I bambini sono tutti uguali

Se i bambini sono tutti uguali, anche gli adulti sono tutti uguali.

[Stefano Decandia]