venerdì 31 maggio 2013

Gesù incarnato

Gesù incarnato
La carne ha divorato
Nato a Betlemme
Ubriaco perenne
Flagellato
Innamorato dell'uomo sbagliato
Coronato di spine
Amante dell'eroine
Salito al calvario
Disceso al contrario
Crocifisso
Sì, ma col posto fisso
Risorto
Un futuro da morto
Egemonia
Sui profeti con il fiato corto

Liberaci o messia
Dalla tua tirannia

(Continua...)

[Stefano Decandia]



 Immagine:  Martin Kippenberger

mercoledì 29 maggio 2013

Amarsi è specchiarsi

Amarsi è specchiarsi nell'altro, fino a diventare l'altro. Ed è per questo che perdere l'altro è il dolore più grande: perché si perde sé stessi.

[Stefano Decandia]


Immagine: Narciso - Caravaggio

venerdì 24 maggio 2013

Carne da galera

Frana un mondo in rovina
Attutito dal pianto di una bambina
Che avrà trent'anni ma non indovina
Cosa avverrà prima che succeda

La moglie ammutolita
Scoprì che il lupo abitava in cantina
Prendeva il vino per feste in piscina
E si placava con carne bovina

Quando l'occasione si fece vicina
Afferrò con la bocca la povera ingenua
Il sangue colava
Il pelo cresceva
L’arrivo furtivo le salvò la vita

– Mamma! – la bimba gridava
Le cadde la pensione con cui campava
E visto lo sguardo della megera
Si tramutò nell'uomo il qual era
Carne da galera

(Continua...)

[Stefano Decandia]

mercoledì 15 maggio 2013

La conversazione # 1

Non potrai mai comprendere a fondo cosa sto dicendo – cosa voglio dire e cosa riesco a dire – e cosa sto comunicando – cosa voglio comunicare e cosa riesco a comunicare – se perdi le sfumature della mia voce; gli impercettibili movimenti delle mie palpebre; i gesti inconsci di ogni singolo centimetro del mio corpo. Come puoi pretendere di comprendermi, guardandomi di sbieco, da una fessura o pensando ad altro. Come puoi pretendere che io mi spieghi, che sfami la tua impazienza di arrivare al fine e alla fine. E come potrei ascoltarti quando manca l’audio. Riconosco quei caratteri standard senz’anima, svuotàti e privi di ogni sbavatura. Come potrei ascoltarti, se devo risponderti a tono, se no sparisco o non sono in linea. Se devo leggerti ma non le labbra.

(Continua…)

[Stefano Decandia]

domenica 12 maggio 2013

Il misero bambino

Un misero bambino
Che non contava niente
Decise un giorno, di contar la gente

Il misero bambino
Contando col ditone
Recise un fior, lasciando le persone

Così contando i petali e le foglie
Del fiore non restaron che le spoglie

[Stefano Decandia]


Immagine: Edward Gorey

mercoledì 8 maggio 2013

Il chiodo

Il mio cuore affaticato
Porta un peso
Che le mie braccia stanche
Non sanno accompagnare

Lo rende noto un battito affrettato
Un’ombra
Come ormai la chiamo

Lacrime non stillano nemmeno
Tanto è arido il foro
In cui s'è insinuato il chiodo

Gli orli di quel foro
Incrostati di veleno

Viverlo di nuovo
Infuocare il chiodo
Trafiggermi lo sterno

(Continua...)

[Stefano Decandia]

giovedì 2 maggio 2013

Solo per ricordarmelo

Io. Ricalcando le vertebre
Della tua schiena nuda
Farei talmente piano
Che ci vorrebbe un anno
E le mie dita scheletriche
Chissà che scosse avrebbero
Mi taglierei la mano
Solo per ricordarmelo

Io. Assaporando le tenebre
Della tua pancia asciutta
Farei talmente forte
Che ci vorrebbe un tappo
E le mie labbra livide
Chissà che scosse avrebbero
Mi spillerei la bocca
Solo per ricordarmelo

Ottimo il fildiferro
Per ricucirsi i pezzi
Ghiotto lo starti addosso
Squisito frutto fresco

(Continua...)

[Stefano Decandia]


Immagine: Egon Schiele