Non potrai mai comprendere a fondo cosa sto dicendo – cosa voglio dire e cosa riesco a dire – e cosa sto comunicando – cosa voglio
comunicare e cosa riesco a comunicare – se perdi le sfumature della mia voce;
gli impercettibili movimenti delle mie palpebre; i gesti inconsci di ogni
singolo centimetro del mio corpo. Come puoi pretendere di comprendermi,
guardandomi di sbieco, da una fessura o pensando ad altro. Come puoi pretendere
che io mi spieghi, che sfami la tua impazienza di arrivare al fine e alla fine.
E come potrei ascoltarti quando manca l’audio. Riconosco quei caratteri
standard senz’anima, svuotàti e privi di ogni sbavatura. Come potrei
ascoltarti, se devo risponderti a tono, se no sparisco o non sono in linea. Se
devo leggerti ma non le labbra.
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