mercoledì 1 luglio 2015

Fortunato più di me

Sai che chi
Felice più di me
Se la intende col respiro
Non ostacola il cammino

Sai che c’è
Che al mondo oltre io e te
Un esercito di me
Che non è da meno mai
Ma vuole

Pensa se
Anche qualora fosse vero
Questo potesse guidare il tuo pensiero

Pensa se
Qualcuno avesse quest’idea
Saremmo tutti in pericolo, in balìa

Ma di chi?

Sol di chi
Per puro caso è
Più fortunato di
O forse pure meno
Al meno. Non così

Che al mondo oltre io e te
Un esercito di tu
Che non è da meno mai
Ma vuole. Sempre più

A fatica andare
Proprio dove
Perché è talmente
Pieno pure Altrove

Altro che

Fortu-nato sotto il segno del centauro
Mani insanguinate
Ma non ti farei del male
Mai. Non ti
Passerei le notti a dedicarmi
Notti a medicarti. Non ti

Sfaticato, mendicarti
Mani tra le fiamme
Spoglie fra le braci
Braccia spoglie. Zampe
Nude tra le foglie

Fammene del male se ne hai
Chi è più felice di
Di certo non lo sa

(Continua...)

[Stefano Decandia]

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