Felice più di me
Se la intende col respiro
Non ostacola il cammino
Sai che c’è
Che al mondo oltre io e te
Un esercito di me
Che non è da meno mai
Ma vuole
Pensa se
Anche qualora fosse vero
Questo potesse guidare il tuo pensiero
Pensa se
Qualcuno avesse quest’idea
Saremmo tutti in pericolo, in balìa
Ma di chi?
Sol di chi
Per puro caso è
Più fortunato di
O forse pure meno
Al meno. Non così
Che al mondo oltre io e te
Un esercito di tu
Che non è da meno mai
Ma vuole. Sempre più
A fatica andare
Proprio dove
Perché è talmente
Pieno pure Altrove
Altro che
Fortu-nato sotto il segno del centauro
Mani insanguinate
Ma non ti farei del male
Mai. Non ti
Passerei le notti a dedicarmi
Notti a medicarti. Non ti
Sfaticato, mendicarti
Mani tra le fiamme
Spoglie fra le braci
Braccia spoglie. Zampe
Nude tra le foglie
Fammene del male se ne hai
Chi è più felice di
Di certo non lo sa
(Continua...)
(Continua...)
[Stefano Decandia]
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