Ci saranno giorni in cui
sarò di poche parole
o senza parole
senza altre parole
oltre il fiume che scorre
sotterraneo nel cuore
Ci saranno giorni in cui
lavorerò duro
per dimenticarti
spesso senza riuscirci
e giorni in cui
mi sembrerà
tutto sommato
facile non sentirti
saperti così distante
fino a percepirti
delle volte
crudele
Ci saranno giorni bui
e di silenzio ostile
giorni in cui rinnegherò tutto
prima che il gatto miagoli tre volte
Ci saranno giorni in cui
il bisogno di un abbraccio
sarà straziante
giorni in cui ne farò
con leggerezza, a meno
giorni in cui rinuncerò
con la morte sulla cotenna
e giorni in cui supplicherò
per avere quel calore
quella stretta
estasi e tormento
Ci saranno giorni in cui
sarò me stesso
e altri, lo stesso
e sarò entusiasta, Etna
o senza smalto, scarico
Saranno giorni
giorni soltanto
sol tanto giorni come gli altri
e come gli altri giorni
passeranno
[Stefano Decandia]
mercoledì 11 aprile 2018
domenica 1 aprile 2018
Fermo o sbrano
Siamo vittime dell’empatia
ché non ci piace la tranquillità
Fingiamo di fuggire via
Il mio cuore rotto
a chi lo porto?
non va in porto il mio progetto
non mi porta da nessuna parte
a parte te
Sono morto in quel momento
ché è finita
che non ho più avuto torto
ed è finita la mia vita
Evitala
perché errare umano
e non errare è disumano
Fermo o sbrano
ma una volta fermo
poi ti sbranano
Gira il brano
sopra i jihadischi
Giro con la mano
Giro con gli avanzi
per un’ora d’aria
Gira la galera
Fanno i secondini
per secondi fini
Girano le guardie
come le bardofule
Ballano le guardie
sopra il mio cadavere
Girano le guardie
come le bardofule
Sopra corpi inanimati
coi colletti inamidati
Stringon patti
Arti squartarati
Su i coltelli
Hanno inciso le iniziali
dei miei cari
dei miei cani
dei miei cari cani
Caricano l’odio
Carichiamo l’olio
per lenire le ferite
Per venire
senza fare vita
L’hai finita
(Continua...)
[Stefano Decandia]
ché non ci piace la tranquillità
Fingiamo di fuggire via
Il mio cuore rotto
a chi lo porto?
non va in porto il mio progetto
non mi porta da nessuna parte
a parte te
Sono morto in quel momento
ché è finita
che non ho più avuto torto
ed è finita la mia vita
Evitala
perché errare umano
e non errare è disumano
Fermo o sbrano
ma una volta fermo
poi ti sbranano
Gira il brano
sopra i jihadischi
Giro con la mano
Giro con gli avanzi
per un’ora d’aria
Gira la galera
Fanno i secondini
per secondi fini
Girano le guardie
come le bardofule
Ballano le guardie
sopra il mio cadavere
Girano le guardie
come le bardofule
Sopra corpi inanimati
coi colletti inamidati
Stringon patti
Arti squartarati
Su i coltelli
Hanno inciso le iniziali
dei miei cari
dei miei cani
dei miei cari cani
Caricano l’odio
Carichiamo l’olio
per lenire le ferite
Per venire
senza fare vita
L’hai finita
(Continua...)
[Stefano Decandia]
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