Al mattino son scappato per non toccarti
Sono stato in giro ad ubriacarmi
per non pensarci
per anestetizzarmi
In questo vuoto di furia
e di vigliaccheria
mi son scontrato con le forze della Polizia
« Se ne vada a casa, fate pace, torni da sua moglie »
Con il diavolo che ho in corpo
mi rimandi da mia moglie?!
Questa notte potrei fare una pazzia
perché per lei non provo amore
io per lei provo possesso
Torno a casa
come sempre tutto tace
il terrore ha funzionato
tu sei lì, stai al tuo posto
e mi accogli come se io dovessi perdonarti
e mi infurio ancora peggio
prendo fuoco al volo
I tuoi occhi fra l’amore e la paura
io l’amore nel tuo sguardo non lo vedo
pure io mi sento in gabbia e vorrei liberarmi
ma il programma si ripete
e ho paura di esaltarmi
e di perdere il controllo un’altra volta
di chiamare l’ambulanza un’altra volta
di finire in ospedale un’altra volta
ma in barella ci sei tu
« Ho sbattuto sulla porta… »
Questa notte potrei fare una pazzia
perché per te non provo amore
ma soltanto gelosia
Ma è possibile che non ci sia un’alternativa?
– mi chiedo –
Cosa provo veramente io per te?
Questa volta ti diserto educazione maschile
Corro nudo nel bosco
Sento il corpo vivere
Faccio pace con le vipere
Mi sgancio dall’orda
In contatto con la mia essenza più profonda
Cado nell’abisso
dove vago disorientato
ma prometto all’uomo-lupo
che sarà addomesticato
– Che cosa vuol dire “addomesticare”?
– È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire “creare dei legami” [*]
Questa notte potrei fare una pazzia
perché per te non provo amore
io per te non provo amore
Questa volta scelgo un’alternativa
Cosa provo io per te?
Provo ad andarmene
[Stefano Decandia]
[*] Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe