M’innamoro di te
perché sei una persona
in tutto simile a me
pertanto non ti capisco
Sei emersa dal lavacro remoto
Espressione del bisogno di espellere
che accompagna i periodi blu
Luce nera riflessa nel buio
Hai giurato la fede sulla Forma di Pietra
Con lama punta nell’incavo del polso
Chiodo di Cristo per Signora
Abiura per il sacrificio
che frantuma la luna
che consuma la lupa
che forgia catena lunga
che ustiona la schiena
Quando – dopo i rituali
s’alza il baleno della quiete
al calar della sera
Il tuo planare
da medusa immortale
si sincronizza col mio pulsare
In questo conflitto simmetrico
che tende al triangolare
abbandoniamo l’alleanza simbiotica
rifuggendo dall’opposizione
In questa impossibile posizione
ci mettiamo comodi
di traverso
Troviamo conforto
nel Canto dei Pesci:
Bocche boccheggiano
Bocca “O”
Bocca zero
Occhio di lato
Fanno vertice i dentici
così diversi
così sfuggenti
Sappiamo che ci hanno capito
E noi – identici
proprio non ci capiamo
Eppure t’innamori di me
ed io m’innamoro proprio di te
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