Non sono religioso praticante
Non appartengo a nessuna confessione
Potrei definirmi ateo ma non lo faccio
Perché è un'altra forma di religione
E poi non è vero che non credo in niente
Credo nella pecorella smarrita
Credo che questo agnellino sia il bambino che lascia la scuola
La bambina silenziosa che non partecipa alla lezione
Il bambino che non prende parola
La ragazza seduta da sola
Il ragazzo in disparte che non vede l'ora che finisca la pausa
Che smetta l'angoscia della ricreazione
Nella quale non riesce a inserirsi
E ormai non vuole
Questi bambini silenti e ragazze invisibili
Scompariranno dalla scuola prima
E dalla società poi
Resterà il banco vuoto
Sempre accanto alla finestra e al termosifone
I pennarelli colorati intatti dentro il cartone
Il compasso accessoriato dentro l'astuccio sigillato
Resterà l'incisione delle iniziali
Nello schienale di legno
Segno del passaggio anonimo senza risveglio
Resterà la voce della maestra e del professore
Come un'eco vuota nelle orecchie gonfie
Versi senza ragione
Suoni indistinti fuori dall'alfabeto
Li sento quei pensieri muti
Li vedo quei fantasmi
Perché ero uno di loro
Sono uno di voi
Vi invito verso il banco vuoto
Vi convoco in silenzio
Venite senza farvi accorgere
venerdì 23 giugno 2023
Il banco vuoto
Foto di Elsemargriet da Pixabay
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento