Eri genio della lampada in canotta
Versata lenta dentro quei sarouel
Con la testa da Soldato Jane
Ed il ventre roteante
La tua linea attraversava me
Dagli spigoli fino alle imbastiture
Credo niente ti potesse contenere
Con la testa da Soldato Jane
Ed i fianchi rotondi
La mia linea attraversava te
La tua linea attraversava me
La mia linea attraversava te
La tua testa da Soldato Jane
Il mio cuore in mutande
La tua linea attraversava la mia strada
Uno scatto e abbandonasti le scarpe
Procedendo di corsa scalza
In accordo con quel volo di scarpe
La mia linea attraversava la tua strada
A tutt’oggi ancora cerco le scarpe
Retrocedo senza forza scalzo
La discordia del ritorno sui passi
La tua linea attraversava me
La mia linea attraversava te
Quest’intreccio non ha retto il collasso
La tua testa da Soldato Jane
Il mio cuore in mutande
(Continua…)
[Stefano Decandia]
domenica 28 giugno 2015
sabato 13 giugno 2015
Dinamiche d'appartamento
Atterrito dall’ennesimo conflitto
Troppo silenzio in questo buco in affitto
Congestione della relazione
Guaina sulla pelle come insolazione
Guanti per mapparti la schiena
C’è La Fredda che si cena
Mi distendo sul divano
Un’altra serie e non di addominali
Ma di fiction degli americani
E meno male non abbiamo cani
Ho innaffiato le tue piante proprio come hai detto
Ma son solo morte perché non c’è affetto
È evidente che la corda spezzerebbe ogni complesso
Ecco dove non arriva il sesso
Prima si faceva Amore proprio tutto il giorno
Più volte tanto da chiamarlo Porno
Dopo si parlò d’amore per settimane
E poi si stette zitti mesi a contemplare
Un ricovero coatto verso l’ospedale
Diede senso alle parole di mio padre*
Quante volte hai scomodato il desiderio
Di’ la verità ma tu non fai mica sul serio
Ho rimesso le tue cose come avresti fatto
Ma non eri soddisfatta affatto
È evidente tutti i calcoli giungono al termine
Dove ti trovai ti persi al terminale
Prima si faceva Amore proprio tutto il giorno
Più volte tanto da chiamarlo Porno
Dopo si parlò d’amore per settimane
E poi si stette zitti mesi a contemplare
Prima si faceva Amore tutto il giorno
Tanto da chiamarlo Porno
Dopo si parlò per settimane
Poi si stette zitti a contemplare
* Xy xyx xyxxy, xyy y xyxyxyxyxy
(Continua...)
[Stefano Decandia]
Troppo silenzio in questo buco in affitto
Congestione della relazione
Guaina sulla pelle come insolazione
Guanti per mapparti la schiena
C’è La Fredda che si cena
Mi distendo sul divano
Un’altra serie e non di addominali
Ma di fiction degli americani
E meno male non abbiamo cani
Ho innaffiato le tue piante proprio come hai detto
Ma son solo morte perché non c’è affetto
È evidente che la corda spezzerebbe ogni complesso
Ecco dove non arriva il sesso
Prima si faceva Amore proprio tutto il giorno
Più volte tanto da chiamarlo Porno
Dopo si parlò d’amore per settimane
E poi si stette zitti mesi a contemplare
Un ricovero coatto verso l’ospedale
Diede senso alle parole di mio padre*
Quante volte hai scomodato il desiderio
Di’ la verità ma tu non fai mica sul serio
Ho rimesso le tue cose come avresti fatto
Ma non eri soddisfatta affatto
È evidente tutti i calcoli giungono al termine
Dove ti trovai ti persi al terminale
Prima si faceva Amore proprio tutto il giorno
Più volte tanto da chiamarlo Porno
Dopo si parlò d’amore per settimane
E poi si stette zitti mesi a contemplare
Prima si faceva Amore tutto il giorno
Tanto da chiamarlo Porno
Dopo si parlò per settimane
Poi si stette zitti a contemplare
* Xy xyx xyxxy, xyy y xyxyxyxyxy
(Continua...)
[Stefano Decandia]
lunedì 1 giugno 2015
La Prostituta ed il Coltello
Si innamorò della Prostituta
Poi la difese con il suo coltello
Il suo contegno tutto in quel coltello
In quel Coltello la Sua dignità
Si innamorò della Prostituta
Incarnazione di una sconosciuta
L’ama smussata a pelle di Leopardo
Gabbia-nella Pantera
Ruggine nel suo sguardo
Colma di quel Bastardo
Fulmine a primavera morì
Priva di denti come quella Sega
Si innamorò della Prostituta
Pelle di fragola e di bocca asciutta
Mentre scappava con un tacco rotto
Le urlava dietro: Puttana! Lama...
Le unghie infilate dentro i buchi delle calze
Le ingiurie incise col rasoio sulle guance
E addosso al corpo brutalmente nudo
Tutti i suoi nomi scritti col rossetto
Puttana Cagna Ladra
« Mi hanno sfasciato la faccia con il coltello »
(Continua...)
[Stefano Decandia]
Immagine: Teenage Whore _ Johnny Hellion
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