mercoledì 8 giugno 2016

Nelle parole non c’è nulla

Scopro, a mie spese
Che nelle parole non c’è nulla
Scopro, cielo impietoso
Che ogni vuoto è balsamo

Godo di un’orticaria
Che scrive ma non parla
Stende segni sulla pelle
Snobba la carta
Dice tutto
Ma i suoi graffi rossi
Non producon senso
Per i miei lobi zotici
Non provano consenso

Una volta
Provai a districarmi
Tra rovi nuovi e corvi bianchi
E corsi, piansi
Ma non trovai la strada
Trovai la bottiglietta
Verde del Citrosil
E la calligrafia
Disgrazia d’epidermide
Bambagia rossa

Nemmeno un pachiderma
Con leva d’Archimede
Potrebbe sollevarmi
Dall’ultima scoperta:
Nelle parole non c’è nulla

Mala puntura brucia
Gonfia la bolla
Dà voce al corpo
Il click della mandibola
Click clack
Scandisce le pause
Ma nulla dice
Come le immagini della tac
L’attesa del referto
La fila per la prima fila del concerto
Nello stadio coperto
Mentre il teatro è deserto

Nelle parole non c’è nulla
Eppure frullano nel teschio
Per lungo tempo

Ricordo quella volta:
« Ricordati che siamo soli! »
Ma sono le parole a fare male
O avere rilevato che siam soli?
Averne colto il buco

Allestendo il centro
Mi sentii meno solo

Farò della mia solitudine
Quel luogo sacro
Dove ospitar estranei

(Continua…)

[Stefano Decandia]


Immagine: Nelle parole non c’è nulla @ inigammi

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