Camminando sulla neve barcollo, scivolo, inciampo, metto il piede in fallo, danzo, evito ostacoli invisibili, carico troppo il peso, mi inchino, tendo una mano al nulla come per appendermi, lo afferro e riparto.
Mi guardo intorno, un po’ in imbarazzo, come sempre, ma oggi nessuno mi guarda storto: oggi è normale zoppicare. Oggi è così per tutti: oggi siamo tutti così.
E penso: Che bello che ci sia la neve, quant’è bello camminare sulla neve; ma ancor più bello è che la mia camminata sbilenca venga presa come una conseguenza della neve.
Se gli altri sapessero che io cammino sempre così: tutto storto, a zig-zag e scivolo sovrappensiero incespico, inciampo, volteggio e procedo a balzelli, come fossi sempre sulla neve, allora, forse, capirebbero che nel mio mondo c’è la neve, scoprirebbero che nel mio mondo c’è sempre la neve.
Segui la tua neve, sono gli altri a non vederla.
(Continua...)
[Stefano Decandia]
mercoledì 18 gennaio 2017
sabato 14 gennaio 2017
Luci da labbra
L’umano privo d’ali, su nel cielo
Appaga il desiderio di volare
E poi ci crede come fosse vero
L’amore sulla luna è più leggero
Che sembra di toccarsi con un dito
Invece ci vorrebbe un braccio intero
Oggi ho più bisogno di sognare
Che di realizzare un sogno
Abbagliato da luci da labbra
Ho bagnato perfino la sabbia
Ha ballato da sibilla fino all’alba
Ammalato da corrente d’oltretomba
Ammaliato da quel vortice di coda
Ho pregato come Giuda perché fosse soda
Oggi ho più bisogno di sognare
Che di realizzare un sogno
Amami sacerdotessa
Ama finché perdo la testa
Il segno della pena che mi guida
La mano su parete di caverna
Le lettere compaiono allo schermo
Combinano si formano mi fanno ridere
Spariscono ritornano mi fanno cenno
Per la tragedia della trasmissione
Rinnovo il senso nella confusione
Oggi ho più bisogno di sognare
Che di realizzare un sogno
Risorse dalle sue rovine
Con l’unghie spezzate
Avvinghiate al confine
Voleva baci in riva
Ma il mare non pativa
Ed ecco un altro amore alla deriva
Non baciarmi vicino al mare
Baciami vicino al collo
Amo esser amato fuori-luogo
Amami fuori-luogo
Fuori dal mio territorio
Amami all’olio
Mentre pensavo al corpo della geografia
Il corpo improvvisava una coreografia
E le ossa in fila pronte per la linea
Passi di una danza triste
Cuore che resiste
Credo solo in ciò che non esiste
Oggi ho più bisogno di sognare
Che di realizzare un sogno
(Continua...)
[Stefano Decandia]
Appaga il desiderio di volare
E poi ci crede come fosse vero
L’amore sulla luna è più leggero
Che sembra di toccarsi con un dito
Invece ci vorrebbe un braccio intero
Oggi ho più bisogno di sognare
Che di realizzare un sogno
Abbagliato da luci da labbra
Ho bagnato perfino la sabbia
Ha ballato da sibilla fino all’alba
Ammalato da corrente d’oltretomba
Ammaliato da quel vortice di coda
Ho pregato come Giuda perché fosse soda
Oggi ho più bisogno di sognare
Che di realizzare un sogno
Amami sacerdotessa
Ama finché perdo la testa
Il segno della pena che mi guida
La mano su parete di caverna
Le lettere compaiono allo schermo
Combinano si formano mi fanno ridere
Spariscono ritornano mi fanno cenno
Per la tragedia della trasmissione
Rinnovo il senso nella confusione
Oggi ho più bisogno di sognare
Che di realizzare un sogno
Risorse dalle sue rovine
Con l’unghie spezzate
Avvinghiate al confine
Voleva baci in riva
Ma il mare non pativa
Ed ecco un altro amore alla deriva
Non baciarmi vicino al mare
Baciami vicino al collo
Amo esser amato fuori-luogo
Amami fuori-luogo
Fuori dal mio territorio
Amami all’olio
Mentre pensavo al corpo della geografia
Il corpo improvvisava una coreografia
E le ossa in fila pronte per la linea
Passi di una danza triste
Cuore che resiste
Credo solo in ciò che non esiste
Oggi ho più bisogno di sognare
Che di realizzare un sogno
(Continua...)
[Stefano Decandia]
domenica 1 gennaio 2017
Innamorati fobici
Se mi perdonerai
Per tutti quanti i ché
Senza l’accento sulla e
Io ti perdonerò
Quelle disattenzioni
Che portano all'annullamento
Dell’emozioni
La svendita totale delle mie azioni
Degli strumenti per le mie passioni
E del denaro per accontentarci
Gli insoddisfatti cronici
Già se la ridono
Lo sanno dove stiamo andando a perderci
Innamorati fobici
Lontani dalle forbici
Se mi perdonerai
Per quell’apostrofo di troppo
E le iniziali con le minuscole
Io ti perdonerò
Per le violenze e violazioni
Per aver soffocato le mie emozioni
Tu mi perdonerai ma fallirò di nuovo
Io ti perdonerò però ti perderò
E mi ritroverò
Senza strumenti per le mie passioni
Ad affrontare le mie emozioni
Lo sai che stiamo andando a perderci
Innamorati fobici
Lontani dalle forbici
(Continua…)
[Stefano Decandia]
Per tutti quanti i ché
Senza l’accento sulla e
Io ti perdonerò
Quelle disattenzioni
Che portano all'annullamento
Dell’emozioni
La svendita totale delle mie azioni
Degli strumenti per le mie passioni
E del denaro per accontentarci
Gli insoddisfatti cronici
Già se la ridono
Lo sanno dove stiamo andando a perderci
Innamorati fobici
Lontani dalle forbici
Se mi perdonerai
Per quell’apostrofo di troppo
E le iniziali con le minuscole
Io ti perdonerò
Per le violenze e violazioni
Per aver soffocato le mie emozioni
Tu mi perdonerai ma fallirò di nuovo
Io ti perdonerò però ti perderò
E mi ritroverò
Senza strumenti per le mie passioni
Ad affrontare le mie emozioni
Lo sai che stiamo andando a perderci
Innamorati fobici
Lontani dalle forbici
(Continua…)
[Stefano Decandia]
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