Gli antichi occidentali mangiavano i leoni
A cena, per portarli fuori
Rompevano le ossa degli animali morti
In silenzio per placare i sordi
Le donne dipingevano la scena
Guarnita con dettagli di guerra
Con mani impastate di sangue e di terra
Mani impastate di sangue e di terra
Gli antichi occidentali in quanto molto pigri
Non pedinavano le tigri
Attendere la caccia nascosti nella quercia
Venir sorpresi dalla pioggia
Le donne dipingevano la scena
Guarnita con dettagli di guerra
Con mani impastate di sangue e di terra
Mani impastate di sangue e di terra
Gli antichi occidentali almeno a tarda sera
Non digerivan la pantera
E a furia di mangiar leoni
Credettero di essere leoni
Mentre ridevano le tigri
E dubitava la pantera
Antichi occidentali
Nativi digitali
Ciechi con gli occhiali
Navicelle spaziali
Preistoriche aeronavi
(Continua...)
[Stefano Decandia]
domenica 26 marzo 2017
giovedì 23 marzo 2017
Ululo alla luna
Ascoltami per ascoltarmi
Non per rispondermi
Ascoltami per ascoltarmi
Mai per rispondermi
Ascoltami senza difese
Rispondimi senza parole
Ascoltami senza pretese
Ascoltami perché le offese fanno male
Rispondo delle mie paure
Sullo sfondo delle vie insicure
Ascolta il mio terrore
Lanciati senz’armatura
Sbocciano timori nuovi
Esplode la bellezza
Bellezza che ci investe
Bellezza che aggredisce
Che riempie di fragilità
Quando ululo alla luna
Ululo alla luna
Mi riempio di fragilità
Quando ululo alla luna nuova
Ululo alla luna
Ascoltami per ascoltarmi
Quando ululo alla luna
(Continua...)
[Stefano Decandia]
Non per rispondermi
Ascoltami per ascoltarmi
Mai per rispondermi
Ascoltami senza difese
Rispondimi senza parole
Ascoltami senza pretese
Ascoltami perché le offese fanno male
Rispondo delle mie paure
Sullo sfondo delle vie insicure
Ascolta il mio terrore
Lanciati senz’armatura
Sbocciano timori nuovi
Esplode la bellezza
Bellezza che ci investe
Bellezza che aggredisce
Che riempie di fragilità
Quando ululo alla luna
Ululo alla luna
Mi riempio di fragilità
Quando ululo alla luna nuova
Ululo alla luna
Ascoltami per ascoltarmi
Quando ululo alla luna
(Continua...)
[Stefano Decandia]
martedì 21 marzo 2017
Uomini Nati di Donna
Uomini Nati di Donna
Ne ha uccisi più il silenzio
Statue di sale
Ho visto più corsie di un ospedale
Sette di sera: passa terapia
Se questa sera passo la terapia
Scappo via
Questo letto mi va stretto
Vado via
O almeno provo, non ci riesco
Mi insegue lo specchio
Intento a dimostrarmi chi diventerò da vecchio
Il corpo di mio padre non l’ho conosciuto
Attendo quella carne come pesce muto
Rivivo quell’assenza come in un copione
In onda tutti i giorni stessa trasmissione
Passa per le mani l’atto che non c’è mai stato
Brucia tra le dita non aver sentito nulla
Le parole poi non bastano ma fanno male
I gesti bastano
Basta coi gesti che ci fanno male
Auguri e figli maschi
Uomini Maschi
Interiorità negata
Auguri e figli maschi
Uomini Maschi
Uomini Nati di Donna
(Continua...)
[Stefano Decandia]
Ne ha uccisi più il silenzio
Statue di sale
Ho visto più corsie di un ospedale
Sette di sera: passa terapia
Se questa sera passo la terapia
Scappo via
Questo letto mi va stretto
Vado via
O almeno provo, non ci riesco
Mi insegue lo specchio
Intento a dimostrarmi chi diventerò da vecchio
Il corpo di mio padre non l’ho conosciuto
Attendo quella carne come pesce muto
Rivivo quell’assenza come in un copione
In onda tutti i giorni stessa trasmissione
Passa per le mani l’atto che non c’è mai stato
Brucia tra le dita non aver sentito nulla
Le parole poi non bastano ma fanno male
I gesti bastano
Basta coi gesti che ci fanno male
Auguri e figli maschi
Uomini Maschi
Interiorità negata
Auguri e figli maschi
Uomini Maschi
Uomini Nati di Donna
(Continua...)
[Stefano Decandia]
venerdì 17 marzo 2017
Nuca a zero
Non voglio avere nessun finto ricordo
Sorrisi stropicciati, dài, pioveva poco
Ma dal centro al bar era un'inondazione
Le scarpe di cartone iniziano a parlare
Su quel divano, poi, rumore di tazzine
Ed eri così bella con quelle treccine
Lo sguardo intenso d’orbite senza pupille
E con la nuca a zero a fare le scintille
Io spettinato come un ragazzino
Negli occhi vuoto, dentro buco nero
Determinato come un ragazzino
A fare centro nel tuo cuore nero
Nuca a zero
Non voglio avere nessun finto ricordo
Di te vicina a me che accompagniamo il morto
Ma dal nostro rifugio alla camera ardente
S’è fatto più sottile: amore che rimane
Dentro l’alcova, ormai, rimorsi e litanie
Ed eri così bella anche se andavi via
E quell’ultimo sguardo non l’ho manco visto
L’ho solo immaginato e lo conservo
Io spettinato come un ragazzino
Negli occhi vuoto, dentro buco nero
Determinato come un ragazzino
A fare centro nel tuo buco nero
Nuca a zero
[Stefano Decandia]
Sorrisi stropicciati, dài, pioveva poco
Ma dal centro al bar era un'inondazione
Le scarpe di cartone iniziano a parlare
Su quel divano, poi, rumore di tazzine
Ed eri così bella con quelle treccine
Lo sguardo intenso d’orbite senza pupille
E con la nuca a zero a fare le scintille
Io spettinato come un ragazzino
Negli occhi vuoto, dentro buco nero
Determinato come un ragazzino
A fare centro nel tuo cuore nero
Nuca a zero
Non voglio avere nessun finto ricordo
Di te vicina a me che accompagniamo il morto
Ma dal nostro rifugio alla camera ardente
S’è fatto più sottile: amore che rimane
Dentro l’alcova, ormai, rimorsi e litanie
Ed eri così bella anche se andavi via
E quell’ultimo sguardo non l’ho manco visto
L’ho solo immaginato e lo conservo
Io spettinato come un ragazzino
Negli occhi vuoto, dentro buco nero
Determinato come un ragazzino
A fare centro nel tuo buco nero
Nuca a zero
[Stefano Decandia]
lunedì 13 marzo 2017
Crampi magnetici
Ho fantasticato sulla tua luce azzurra
Di lampada lambita
Nel nostro transitare
Ho immaginato come potesse essere
Come il tuo corpo cerca il corpo dell’altro
Cosa cerca nel corpo dell’altro
Ho sognato il tuo odore
Il tuo odore primigenio
Senza cosmetici
Ho visualizzato l’indice della mia mano sinistra
Scorrere sul tuo dorso
Soffermarsi un istante per ogni vertebra
Ho provato crampi
Crampi magnetici allo stomaco
Ho stretto la mano destra in una morsa
Un tuo singhiozzo
Ho scandito atitos
Per ogni morte surrogata
In ogni incavo del mio corpo
Eri la mia età della pietra
La metà della mia pietra
(Continua…)
[Stefano Decandia]
Di lampada lambita
Nel nostro transitare
Ho immaginato come potesse essere
Come il tuo corpo cerca il corpo dell’altro
Cosa cerca nel corpo dell’altro
Ho sognato il tuo odore
Il tuo odore primigenio
Senza cosmetici
Ho visualizzato l’indice della mia mano sinistra
Scorrere sul tuo dorso
Soffermarsi un istante per ogni vertebra
Ho provato crampi
Crampi magnetici allo stomaco
Ho stretto la mano destra in una morsa
Un tuo singhiozzo
Ho scandito atitos
Per ogni morte surrogata
In ogni incavo del mio corpo
Eri la mia età della pietra
La metà della mia pietra
(Continua…)
[Stefano Decandia]
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