lunedì 9 giugno 2014

Il mio posto nell’universo

Per tutta l’acqua del mondo
In penombra rimango
Tirami a te, ma forte
Rompi le ossa al santo

Ogni orma è il passo di un altro
Ciò che è taciuto è sottile

Trasparente e visibile soltanto al buio
È la vita: certe volte muoio
Tra la gente ma le mani in mano
O in tasca: è disumano

E se fossi tu il mio posto nell’universo?
E se non fosse giusto il mio linguaggio ma il mio corpo?
È una musica che non si sente mai davvero
Incompresa ma non si può farne a meno

Per tutte le ore del giorno
Riempi la testa al morto
Legami a te, più stretto
Sta cigolando il letto

Il controllo sull’orgasmo dell’altro
Ciò che è taciuto è sottile

Trasparente e visibile soltanto al buio
È la vita: certe volte muoio
Tra la gente con le mani in faccia
E facce rosse e mani altrove

E se fossi tu il mio posto nell’universo?
E se non fosse giusto il mio linguaggio ma il mio corpo?
È una musica che non si sente mai davvero
Incompresa ma non si può farne a meno

(Continua...)

[Stefano Decandia]


Immagine: Mann und Frau (Umarmung) - Egon Schiele

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