Ho fatto un’esperienza che non si può dire
o al meno che non so raccontare
Non dirmi ciò che non puoi fare:
fa’ ciò che puoi
tra il dire e il fare c’è di mezzo il reale
Chi l’ha detto che non vale la pena
risvegliarsi dal coma
Amore è risvegliarsi dal coma
Amore è incontrarsi a Milano
Amore è abbandonarsi a Roma
Son triste quando non sei Tu
Sorprende l’ombra dalla groppa
ti blocca come le anche stanche
Ho chiuso il filtro nella grotta
e la pozione nella brocca
Dagli occhi languidi alla bocca
che raglia come un asino:
Manchi perché riempi
manchi ché ci sei
Nanchi che mi riempi
nanchi che ci sei... Tu
Io non ci son più
dove son finito
fuoco nella grotta
fumo e son sparito... Tu?
Io non ci son più
non mi puoi aspettare
perché anche l’attesa esige la presenza
Se è amore crea indipendenza
Amore ben uscita dal coma
L’amore non è mai violenza
Amore bentornata dal coma
Se è amore crea indipendenza
Amore ben uscita dal coma
L’amore turba: turbolenza
Amore bentornata dal coma
Amore è risvegliarsi dal coma
Amore è incontrarsi a Milano
Amore è abbandonarsi a Roma
Son triste quando non sei Tu
Amore benvenuta a Milano
Amore bentornata da Roma
Amore è risvegliarsi dal coma
Son triste quando non sei Tu
[Stefano Decandia]
giovedì 29 marzo 2018
martedì 27 marzo 2018
Sul Bacio (Nel dubbio bacia)
Quando ci baciamo
i tuoi fusilli neri
si attorcigliano ai miei spaghetti
Il cuore accelera
il respiro si fa incalzante
l’amplesso è totalizzante
l’orgasmo pervade ogni anfratto
– ogni cavità, che sono le mie passioni –
e si aggira ai confini del corpo
fino a fuori
e intorno
come una sagoma
un’aura
Ci baciamo dentro un buco nero
mentre aleggio con te, aleggio per te
talmente oscuro da ricoprire il tuo abisso
Tutto mi serve per baciarti
anche i miei denti storti
che trascinano le labbra
nella posizione pronta
Che la barba punge
lo sa solo chi bacia
Baci al caffè
tristi baci elemosinati
fino ai baci al posacenere
Ma io li sento in bocca i nostri baci
mai baci furono più soffici
un incontro fortuito
fra labbra complementari
Il bacio è un termometro
misura l’amore
termometro del cuore
che fa strofinare i piedi
metronomo che ritma
carezze stropiccianti
Tu mi dici: “Baciami in riva al mare”
io invece ti bacio vicino al collo
infilo il naso nella clavicola
- Ti ha baciato lei o l’hai baciata tu?
- Ci si bacia in due.
Ti mando un bacio gatto
di colpo mi guardi negli occhi
mi frughi nel corpo
ché il gesto è intimo
fino alle corde del mondo infimo
Bacio orgasmico
bacio bacio
bacio nero
bacio amplesso
bacio ridere
petto e ossigeno
tanto ridere
bacio gioia
bacio orgasmico senza eiaculazione
Nel dubbio... bacia, bacia sempre
E baci in bocca al lupo
[Stefano Decandia]
i tuoi fusilli neri
si attorcigliano ai miei spaghetti
Il cuore accelera
il respiro si fa incalzante
l’amplesso è totalizzante
l’orgasmo pervade ogni anfratto
– ogni cavità, che sono le mie passioni –
e si aggira ai confini del corpo
fino a fuori
e intorno
come una sagoma
un’aura
Ci baciamo dentro un buco nero
mentre aleggio con te, aleggio per te
talmente oscuro da ricoprire il tuo abisso
Tutto mi serve per baciarti
anche i miei denti storti
che trascinano le labbra
nella posizione pronta
Che la barba punge
lo sa solo chi bacia
Baci al caffè
tristi baci elemosinati
fino ai baci al posacenere
Ma io li sento in bocca i nostri baci
mai baci furono più soffici
un incontro fortuito
fra labbra complementari
Il bacio è un termometro
misura l’amore
termometro del cuore
che fa strofinare i piedi
metronomo che ritma
carezze stropiccianti
Tu mi dici: “Baciami in riva al mare”
io invece ti bacio vicino al collo
infilo il naso nella clavicola
- Ti ha baciato lei o l’hai baciata tu?
- Ci si bacia in due.
Ti mando un bacio gatto
di colpo mi guardi negli occhi
mi frughi nel corpo
ché il gesto è intimo
fino alle corde del mondo infimo
Bacio orgasmico
bacio bacio
bacio nero
bacio amplesso
bacio ridere
petto e ossigeno
tanto ridere
bacio gioia
bacio orgasmico senza eiaculazione
Nel dubbio... bacia, bacia sempre
E baci in bocca al lupo
[Stefano Decandia]
Il bacio (Hayez)
Il bacio (Klimt)
Cambio l’acqua ai tuoi fiori
Cambio l’acqua ai miei fiori
me li hai portati tu
nella boccia i residui
mi ricordano che
nella vita si muore
ogni giorno si muore
che si soffre d’amore
e di mancanza d’amore
sulla strada s’inciampa
se potessi parlarne
se qualcuno ascoltasse
Cambio l’acqua ai tuoi fiori
li hai portati per me
ora l’acqua pulita
parla solo di te
che sei una donatrice
e quel dono non cade
da un dirupo emotivo
ma la mano sostiene
quella palla d’argento
con la corbula dentro
è nell’intreccio segreto
che si regge l’amore
(continua...)
[Stefano Decandia]
me li hai portati tu
nella boccia i residui
mi ricordano che
nella vita si muore
ogni giorno si muore
che si soffre d’amore
e di mancanza d’amore
sulla strada s’inciampa
se potessi parlarne
se qualcuno ascoltasse
Cambio l’acqua ai tuoi fiori
li hai portati per me
ora l’acqua pulita
parla solo di te
che sei una donatrice
e quel dono non cade
da un dirupo emotivo
ma la mano sostiene
quella palla d’argento
con la corbula dentro
è nell’intreccio segreto
che si regge l’amore
(continua...)
[Stefano Decandia]
lunedì 26 marzo 2018
Per tutti gli orgasmi del corpo
Tutti gli orgasmi nel tempo
ci hanno tenuti distanti
erano eiaculazioni
soltanto elucubrazioni
di relazioni perfette
d’appariscente stabilità
mentre la società plaude
nelle vesti di una madre
Tutti gli orgasmi del mondo
dentro quell’unico bacio
con i polmoni rigonfi
ed i batteri del cavo orale
tutti coinvolti a gridare:
“È esplosa la primavera
nell’area sublinguale, alè”
Come mi sento male
Ma quanto sono felice
quando mi sento male
ma quanto sono felice
Brillano le afte
esprimi un desiderio
dalla tua saliva
colgo che sei serio
Cadono le afte
parte la mucosa
affezione viscerale
circostanza favolosa
Ma quanto sono felice
quando mi sento male
ma quanto sono felice
Come mi sento male
ma quanto sono felice
Tutti gli orgasmi che voglio
son contenuti in quel bacio
È esplosa la primavera
dalle clavicole alla cerniera
Tutti gli orgasmi del corpo
hanno esibito le occhiaie
vanno testicoli e ovaie
Danza Testicoli-Ovaie
Danza Testicoli-Ovaie: daje!
Ma quanto sono felice
quando mi sento male
ma quanto sono felice
Come mi sento male
ma quanto sono felice
One, two, three, yo
dammi un figlio
Tutti gli orgasmi del corpo
corpo a corpo
(Continua…)
[Stefano Decandia]
ci hanno tenuti distanti
erano eiaculazioni
soltanto elucubrazioni
di relazioni perfette
d’appariscente stabilità
mentre la società plaude
nelle vesti di una madre
Tutti gli orgasmi del mondo
dentro quell’unico bacio
con i polmoni rigonfi
ed i batteri del cavo orale
tutti coinvolti a gridare:
“È esplosa la primavera
nell’area sublinguale, alè”
Come mi sento male
Ma quanto sono felice
quando mi sento male
ma quanto sono felice
Brillano le afte
esprimi un desiderio
dalla tua saliva
colgo che sei serio
Cadono le afte
parte la mucosa
affezione viscerale
circostanza favolosa
Ma quanto sono felice
quando mi sento male
ma quanto sono felice
Come mi sento male
ma quanto sono felice
Tutti gli orgasmi che voglio
son contenuti in quel bacio
È esplosa la primavera
dalle clavicole alla cerniera
Tutti gli orgasmi del corpo
hanno esibito le occhiaie
vanno testicoli e ovaie
Danza Testicoli-Ovaie
Danza Testicoli-Ovaie: daje!
Ma quanto sono felice
quando mi sento male
ma quanto sono felice
Come mi sento male
ma quanto sono felice
One, two, three, yo
dammi un figlio
Tutti gli orgasmi del corpo
corpo a corpo
(Continua…)
[Stefano Decandia]
domenica 25 marzo 2018
Mi fai innamorire
Come mi sento grande
Quando mi sei vicina
Sento fluire il mondo
Lo vorrei avere addosso
Non si capisce niente
Perché ci investe il flusso
Del nostro odore addosso
Del nostro odore rosso
Rosso rosso forse non lo sai
Eros rosso forse non lo sai
Quanto manchi
Quando manchi
Sento un velo
Sopra il cuore
Atterrare lievemente
Su quel globo che da sempre
Batte forte non risponde
Non ammette le freddezze
Fazzoletto mi fa buio
Resta fermo resta spento
Immobile
Improvvisamente spento
Temporaneamente spettro
Spettro spettro senza amici
Solo solo come vuole chi?
Solo senza manco te
Solo senza te
Che mi fai innamorire
I baci tuoi mi fan saltar le otturazioni
Allora me le frego le complicazioni
I baci tuoi mi fan saltare tutti i perni
Che avevo a protezione per gli inverni
Immagino un futuro dove cade il sole
Immagina un estate dove non si muore
Immagino un futuro accarezzando gatti
Con i miei guanti per lavare i piatti
Quanto t’amo quando non ci sei
Quanto t’amo quando t’amo
[Stefano Decandia]
Quando mi sei vicina
Sento fluire il mondo
Lo vorrei avere addosso
Non si capisce niente
Perché ci investe il flusso
Del nostro odore addosso
Del nostro odore rosso
Rosso rosso forse non lo sai
Eros rosso forse non lo sai
Quanto manchi
Quando manchi
Sento un velo
Sopra il cuore
Atterrare lievemente
Su quel globo che da sempre
Batte forte non risponde
Non ammette le freddezze
Fazzoletto mi fa buio
Resta fermo resta spento
Immobile
Improvvisamente spento
Temporaneamente spettro
Spettro spettro senza amici
Solo solo come vuole chi?
Solo senza manco te
Solo senza te
Che mi fai innamorire
I baci tuoi mi fan saltar le otturazioni
Allora me le frego le complicazioni
I baci tuoi mi fan saltare tutti i perni
Che avevo a protezione per gli inverni
Immagino un futuro dove cade il sole
Immagina un estate dove non si muore
Immagino un futuro accarezzando gatti
Con i miei guanti per lavare i piatti
Quanto t’amo quando non ci sei
Quanto t’amo quando t’amo
[Stefano Decandia]
sabato 24 marzo 2018
Suona il Tiamoforte
Ottantotto tasti
Come il Tiamoforte
Suona il Tiamoforte
Sbattono i martelli
Sulle corde Tiamoforte
Bianchi neri bassi
Alti neri bianchi
Scorrono le dita
Fino in cima al Tiamoforte
Perdersi le note
Per riprenderle distorte
Pestarsi le dita
Quando chiude il Tiamoforte
Suona il Tiamoforte
(Continua...)
[Stefano Decandia]
Come il Tiamoforte
Suona il Tiamoforte
Sbattono i martelli
Sulle corde Tiamoforte
Bianchi neri bassi
Alti neri bianchi
Scorrono le dita
Fino in cima al Tiamoforte
Perdersi le note
Per riprenderle distorte
Pestarsi le dita
Quando chiude il Tiamoforte
Suona il Tiamoforte
(Continua...)
[Stefano Decandia]
Primo giorno lontano
Primo giorno lontano
Non dimentico, t’amo
A dormire di notte
Con il vento che sbatte
Non su porte e finestre
Su rifugi di labbra
Come lucidalabbra
Posa baci sul cuore
Quel che conta è l’amore
Quanto costa abbracciarsi
A distanza d’un giorno
Che non fa resistenza
Cado senza te
In un sonno che avvilisce
Poi ti schiudi fiore in sogno
E l’odore è quello vero
Mani in alto borotalco
Vade retro deodorante
Dammi pelle
Dammi labbra
Dammi tutto quello che
M’hai tenuto in astinenza per
Il primo giorno lontano
Da te
Amami da lontano
Strano, quando non ci sei
È il primo giorno lontano
Ma non dimentico, t’amo
Amami da lontano
Strano, che tu non sia qui
È il primo giorno lontano
Ma non dimentico, t’amo
T’amo anche quando non ci sei
T’amo e non dimentico che t’amo
T’amo anche lontano da te
T’amo da lontano
(Continua...)
Stefano Decandia
Non dimentico, t’amo
A dormire di notte
Con il vento che sbatte
Non su porte e finestre
Su rifugi di labbra
Come lucidalabbra
Posa baci sul cuore
Quel che conta è l’amore
Quanto costa abbracciarsi
A distanza d’un giorno
Che non fa resistenza
Cado senza te
In un sonno che avvilisce
Poi ti schiudi fiore in sogno
E l’odore è quello vero
Mani in alto borotalco
Vade retro deodorante
Dammi pelle
Dammi labbra
Dammi tutto quello che
M’hai tenuto in astinenza per
Il primo giorno lontano
Da te
Amami da lontano
Strano, quando non ci sei
È il primo giorno lontano
Ma non dimentico, t’amo
Amami da lontano
Strano, che tu non sia qui
È il primo giorno lontano
Ma non dimentico, t’amo
T’amo anche quando non ci sei
T’amo e non dimentico che t’amo
T’amo anche lontano da te
T’amo da lontano
(Continua...)
Stefano Decandia
venerdì 23 marzo 2018
Saremmo Meraviglia
Prima o poi ti spiegherò
un bel giorno capirai
ma quei giorni nella vita
non capitano mai
e rimango solo qui
mentre tu stai ferma lì
stringo fra le braccia l’aria
e tu fra le sue braccia
Se ci fosse verità
se ci fosse giustizia
ce ne fosse almeno un po’
saremmo meraviglia
Se ci fosse libertà
se ci fosse giustizia
ce ne fosse almeno un po’
Tu splendevi come il sole
scherzavi come il vino
tornavi ragazzina
dentro quel posticino
facevi le scintille
eri così felice
che ti sentivi Alice
nelle sue meraviglie
Se ci fosse verità
se ci fosse giustizia
ce ne fosse almeno un po’
saremmo meraviglia
Se ci fosse libertà
se ci fosse giustizia
ce ne fosse almeno un po’
Tu, capelli di Medusa
illusione Morgana
io cose dal cilindro
fin quando non m’arrendo
Prima o poi ti sposerò
un bel giorno arriverà
se ci fosse verità
saremmo meraviglia
Prima o poi ti sposerò
un bel giorno arriverà
se ci fosse libertà
[Stefano Decandia]
un bel giorno capirai
ma quei giorni nella vita
non capitano mai
e rimango solo qui
mentre tu stai ferma lì
stringo fra le braccia l’aria
e tu fra le sue braccia
Se ci fosse verità
se ci fosse giustizia
ce ne fosse almeno un po’
saremmo meraviglia
Se ci fosse libertà
se ci fosse giustizia
ce ne fosse almeno un po’
Tu splendevi come il sole
scherzavi come il vino
tornavi ragazzina
dentro quel posticino
facevi le scintille
eri così felice
che ti sentivi Alice
nelle sue meraviglie
Se ci fosse verità
se ci fosse giustizia
ce ne fosse almeno un po’
saremmo meraviglia
Se ci fosse libertà
se ci fosse giustizia
ce ne fosse almeno un po’
Tu, capelli di Medusa
illusione Morgana
io cose dal cilindro
fin quando non m’arrendo
Prima o poi ti sposerò
un bel giorno arriverà
se ci fosse verità
saremmo meraviglia
Prima o poi ti sposerò
un bel giorno arriverà
se ci fosse libertà
[Stefano Decandia]
mercoledì 21 marzo 2018
Passerà a trovarmi
Se sono fortunato passerà a trovarmi
portando dentro il becco pezzettini di pane
steli lunghi a intrecciare nidi
Sento lo sbatter d’ali
come lo sfarfallio
di chi cerca l’oblio
Qui troverà riparo
e si vedrà attizzare
quel focolare interno
che già da troppo tempo
era un composto inverno
Se sono fortunato passerà
anche se un po’ in ritardo
ritardo che fingerà
per incrociar lo sguardo
Allora sentirò le ciglia
morbide di ciniglia
sopra la diaccia guancia
Lì troverò riparo
e si vedrà passare
tramite le mie palme
dai suoi polmoni ai miei
l’etere che ci desta
È il dover-esser pronto
Ché passerà a trovarmi
Se sono fortunato
(Continua...)
[Stefano Decandia]
portando dentro il becco pezzettini di pane
steli lunghi a intrecciare nidi
Sento lo sbatter d’ali
come lo sfarfallio
di chi cerca l’oblio
Qui troverà riparo
e si vedrà attizzare
quel focolare interno
che già da troppo tempo
era un composto inverno
Se sono fortunato passerà
anche se un po’ in ritardo
ritardo che fingerà
per incrociar lo sguardo
Allora sentirò le ciglia
morbide di ciniglia
sopra la diaccia guancia
Lì troverò riparo
e si vedrà passare
tramite le mie palme
dai suoi polmoni ai miei
l’etere che ci desta
È il dover-esser pronto
Ché passerà a trovarmi
Se sono fortunato
(Continua...)
[Stefano Decandia]
sabato 10 marzo 2018
La sveglia in riva al mare
Quanto parlo
quando parlo
Mi fermo mai ad ascoltare
Conchiglie rumori di mare
Il corpo le emozioni Amore
Nell’ego le parole amare
Scollego la parola ‘amare’
Collego il corpo con il cuore
Ci vuole un dizionario raro
Ci vuole brezza gentilezza
Che cosa stiamo ancora a fare
i conti sulle mie pretese
Racconti delle tue pretese
Migliaia sono aspettative
Milioni sono i motivi e motivi emotivi
Io ho un diritto emozionale
Tu hai un diritto emozionale
Lo voglio esercitare
Mi voglio emozionare
Mi voglio esercitare a emozionare
Linguaggio lingua emozionale
Lo so che cosa devo fare
Ora so cosa devo fare
Raschiare polvere di sale
Grattare dalla riva il mare
Scavare con un cucchiaino
sotto l’ombra del mio vicino
Raschiare polvere di stelle
Grattare dalla riva perle
Scavare con un cucchiaino
sotto l’ombra del più vicino
Rischiare di non vivere non posso
Rischiare di non essere me stesso
Rischiare di non respirare
Quel buco nel polmone fa male
Perdite d’aria e di ragione
Fuggire presto di prigione
Metto la sveglia in riva al mare
Mi sveglio presto per sognare... te
Raschiare polvere di sale
Grattare dalla riva il mare
Scavare con un cucchiaino
sotto l’ombra del mio vicino
Raschiare polvere di stelle
Grattare dalla vita pelle
In gabbia come un uccellino
Scappare per quel posticino
[Stefano Decandia]
quando parlo
Mi fermo mai ad ascoltare
Conchiglie rumori di mare
Il corpo le emozioni Amore
Nell’ego le parole amare
Scollego la parola ‘amare’
Collego il corpo con il cuore
Ci vuole un dizionario raro
Ci vuole brezza gentilezza
Che cosa stiamo ancora a fare
i conti sulle mie pretese
Racconti delle tue pretese
Migliaia sono aspettative
Milioni sono i motivi e motivi emotivi
Io ho un diritto emozionale
Tu hai un diritto emozionale
Lo voglio esercitare
Mi voglio emozionare
Mi voglio esercitare a emozionare
Linguaggio lingua emozionale
Lo so che cosa devo fare
Ora so cosa devo fare
Raschiare polvere di sale
Grattare dalla riva il mare
Scavare con un cucchiaino
sotto l’ombra del mio vicino
Raschiare polvere di stelle
Grattare dalla riva perle
Scavare con un cucchiaino
sotto l’ombra del più vicino
Rischiare di non vivere non posso
Rischiare di non essere me stesso
Rischiare di non respirare
Quel buco nel polmone fa male
Perdite d’aria e di ragione
Fuggire presto di prigione
Metto la sveglia in riva al mare
Mi sveglio presto per sognare... te
Raschiare polvere di sale
Grattare dalla riva il mare
Scavare con un cucchiaino
sotto l’ombra del mio vicino
Raschiare polvere di stelle
Grattare dalla vita pelle
In gabbia come un uccellino
Scappare per quel posticino
[Stefano Decandia]
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